Le catene invisibili
quelle mai pensabili
sono quelle apparenze esteriori
d’uno sguardo che non vede
…non perche’ e’ cieco
ma solo perche’ si e’ bloccati
…non perche’ si e’ sordi
ma solo perche’ si e’ limitati
…non perche’ si e’ vivi
ma solo perche’ lo si crede.
Le catene invisibili
sono assai nascoste
dietro i muri invalicabili
costruiti per non essere veri
esibendo la natura falsata
degli oboli porti al perbenismo
degli editti decantati a se stessi
nel gonfiore dell’egoita’ palese
che mai e’ misura di liberta’
che mai e’ gioia vera esposta.
Le catene invisibili
sono perdite d’identita’
nell’incapacita’ d’amore
per se stessi e poi per il restante
nella primaria aberrazione
che si consuma come candela
in quel fiotto di perdenza
che diventa individuale che si perde
man mano nel breve tempo
quello d’una sprecata opportunita’…
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