La disonesta’…quella morale
e’ cio’ che rende il mondo
quell’accozzaglia d’individualita’
…vuoto a perdere.
Individui cosi’ grettamente attaccati
come fossero piovre nefaste
alle carenze ben individuate altrui
sono proprio diavoleria in terra.
Approfittare delle mancanze d’altri
mai individuate come bisogni
cambiano tutta la vita altrui
come un infelice attaccamento
a quell’idea del sacrificio inculcato
nella propria programmazione
dovuta alle consuetudini imparate
come se fossero verita’ assoluta
della serie amo…se sono infelice
vivo…se dimostro quanto porgo
subisco…se sono grande
rendendo l’idea del vittimismo imperante.
Rispettare il dolore resta la panacea
in quell’illusione di possedere l’altro
nel ricatto del bisogno altrui
nell’interpersonale come nell’ambiente
con quella inculcata predisposizione sacrificale
che non e’ mai amore ne’ per se’ ne’ per gli altri.
Disonesta’ morale e’ peggio d’un cancro
ed e’ diffusa assai piu’ di quel che si pensa
e…coloro che l’adottano come vita
dovrebbero pagare e…pagano di sicuro
tutto il disamore che rappresentano
tutto il maltolto che si ritorce sempre contro
tutto il pianto universale che diventa non pieta’
tutto il gioco macabro che ingegna la mancanza
di quell’amore mai avuto ne’ compreso
….perche’… il dilanio dentro
diventa mangiare l’altrui innocenza.
Possiate un giorno subire tutto il distruggere
quella speranza nell’anima che in ogni caso misura
tutta la qualita’ e quantita’ del chi sei in ognuno.