Alberi rivolti al cielo infinito
raggiungono l’ebbrezza della grazia
nell’esser solo…spettacolo
d’una natura cosi’ prodiga
d’insegnamenti gratuiti
mentre assaggiano la leggerezza
mentre il vento smuove cime
e le foglie…cosi’ leggere
paiono luccicare nei raggi solari
che nel movimento soave d’ali
paion voler dare il senso altro
d’un essere pronte a raggiungere
le altezze delle anime.
Alberi danzano in armonia
raggiunti da musica del tempo
quello inspiegabile dell’infinito
che non ha fine mai
che non ha spazio ubicato
ma che riesce ad esprimersi
anche cosi’…nella danza al cielo
anche cosi’…nell’aleatorieta’ persistente
d’un tempo che non ha visibilita’
nell’impercettibile che riesce ad essere
l’osservazione che siamo un tutto
per quella sensazione emotiva
che rende fantastico il viaggio umano
nella danza del bene e del male
nel movimento della forma sostanziale
di cio’ che di noi sempre
nel raggiungere poi…l’infinito.