Cominciano le foglie d’autunno
a lasciare il ramo che ondeggia
mentre quel giallo di foglie vive
pare ascoltare l’invisibile
mentre ancora salde d’attaccamento
paiono resistere all’addio
quando il tempo arrivera’
a destabilizzare l’equilibrio precario
che le condiziona dentro
fino a lasciarsi andare del tutto
per diventare quel cambiamento
cosi’ duro ad essere accettato.
Eppure quanto amore condiviso
ha retto la foglia al ramo
arrecando l’ombra a chi la cerca
arrecando spettacolo d’eterno amore
quello che sboccia da solo
quando non c’e’ condizione dettata
da quell’ego esistente anche li’
nella foglia e nel ramo di danza
che sinuosa di canto espanso
pare voglia stringere un accordo
mentre ora devono disunirsi
contro ogni regola d’amore eterno.
Il ramo diventera’ spoglio e triste
la foglia diventera’ tappeto d’amore
non densita’ di tristezza ma di certezza
che l’assolve comunque nel compito compiuto
d’aver donato fino all’ultimo
solo amore al ramo che amera’ ancora
mentre sara’ morto d’apparenza
ma vivo d’amore che la natura gli dona…