L’infinitezza che…m’appartiene
purtroppo…condensata
in uno stretto corpo individuante
la percezione che falsa un poco
…quell’aerea proporzionalita’
singolare di…stretta costrizione
allorquando la vibrazione energetica
di…un infinito vasto e grande
di…quell’immensita’ invece proiettante
a…coglier ben altro di me stessa
mi rende poi l’ubicazione
…verso quell’ameno toccabile
paragonabile oltremodo a pace
mentre pare scostare me stessa
dalla quasi obbligata piegatura
che devo fare per rimaner qui
desta all’emozione d’un sentirmi
quasi inadeguata alla bellezza.
Il sentirmi prostrata
innanzi all’afferramento singolare
…d’appartenere a me stessa
piu’ di quanto potessi pensare
piu’ di quanto potessi sperare
mi rende gioiosa dentro
nel sentire la vita quanto e’
cosi’ grande che non ne spreco sintonia
mentre mi rendo anche conto
…che amo ogni forma che non e’
…che amo ogni alito che e’
…che sono qui per essere solo me stessa.
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