Capire…l’ignorare
e’ lo spasmo di quest’istante
per quanta umilta’ parla da sola
come a voler scavalcare l’inghippo
quello dell’esistenza e della perdita
quello del dopo e del prima
quello che mi posiziona nella vita
quello che mi fa dolcemente compagnia
nella sapienza cosi’ lontana
perche’ sono umana.
La dolcezza e’ protagonista
mentre m’accartoccio come mai
nella consapevolezza dell’attimo
mentre comunque ringrazio
la mia condizione privilegiata
nel tentativo di evolvere dalla stasi.
L’amore che produco infinitamente
mi prostra e mi scioglie dentro
in quella considerazione d’ascolto
che mi trascina nel vortice dell’anima
accarezzando persino ogni appartenenza
a quel globale che mi svela tacito
quanto ancora da fare e dire
quanto ancora da perdonarmi
nelle sfaccettature del personaggio
che interpreta se stesso…anche per me
la cui attenzione sciorina gocce di residuo
allorquando vorrei abbracciare questa vita
con l’entusiasmo che mi distingue
con la gioia di trovarci un senso.
Capire…nell’infinito di quell’ignoranza
e…ringraziare anche l’incapacita’
e…ringraziare anche la consuetudine
d’avvicinarmi senza paura a vivere
perche’ capire aiuta il mio cuore
ad essere un po’…solo un po’
meno condizionata nell’anima
mentre rendo la sua essenza
ancor piu’ reale di parola…