Ieri di fronte…ma vicini con il cuore

sono stata la voce del tuo profondo

quando parlando con empatia

forse ci ha legato molto di piu’

di quella profonda accettazione

che tante volte le parole sorvolano

d’essere fratelli del mondo

in un universale cosi’ d’afferrare

quando tematiche del tuo mondo

mi hanno commossa fin nell’anima.

I tuoi occhi celesti di mare e cielo

erano lacrimosi di incertezze

per una salute provocatoria

di quella psicosomatica

…che sempre corrisponde

al disagio esistenziale che ci chiama

a ricercare quei perche’ nascosti

che bussano in  ragione delle soluzioni.

Mi hai parlato della tua infanzia

mi hai parlato del tuo cercare

mi hai parlato della tua arresa

mi hai parlato del tuo naufragar.

Una dolcezza mi ha trasportato

a darti delle risposte…il senso di te

ma…troppo disperato ancora

uccidi il tuo corpo ma non la tua anima.

Caro amico fratello

abbandonati all’amore per te

afferra le mie sensazioni avvicinanti

a quel disagio che perpetua in te

perche’ non accettare le proprie fragilita’

lascia dentro la traccia nella salute

manifesta nel corpo ma e’ dell’anima

quella dimensione che non si ha coraggio

di porgere nella verita’ d’un pugno

ulteriore pugno di dolore.

Vorrei averti dato un po’

nel tramite d’un altro mondo

cosi’ vicino a noi che non c’accorgiamo

d’essere amati come anime ricercatrici

nel vero d’una verita’ che hai compreso

perche’ il mio mondo aereo ti ha aperto

in quella altra dimensione che spaventa

ma che credimi e’ solo puro amore

quello che e’ in te senza esser visto

senza essere ascoltato

senza esser riconosciuto.

Aiutati col sentire la tua anima

credi in te…amati un po’

per la prima volta scopriti innamorato di te.

Non e’ ego che parla quando piangi

quando soffri e nessuno lo comprende

quando cerchi e non trovi che dolore.

Non sei solo…nessuno lo e’.

Accetta l’amore per te con inizio nuovo

ed amati come mai nessuno l’ha fatto!