Quella speciale melanconia
che…pare dilaniare di pienezza
e’ cio’ che preclude la direzione
verso quel sentire l’armonia
con uno sconvolto umile senso
che di te fa…nell’attimo altro
come se quell’oltre afferrato
fosse una distanza che soffre
di quell’incapacita’ non contestabile
che non potra’ renderti giustizia
in questa realta’ mondana
che non crea altro che disagio
e quindi il non poter piu’ piegare
crea la distanza creata per esserci
con parametri un po’ diversi
che ti misurano comunque
nelle perdite mai rimpiante
che non ti fanno appartenere ad altro
che non sia il tuo diverso modo
mentre ti rapporti comunque
con la solita finteria di vita.
Quella speciale malinconia
preambolo della felicita’ condensata
e’ solo la sensazione sconfinante
d’esser quasi quasi in sofferenza
perche’ la non condivisione t’apparta
come divisione mentre invero non lo e’
perche’ l’insieme con te stesso e’ li’
a rendere quel gusto strano di tristezza
quando invece e’ solo pace.