Forse…e’ l’ultima volta
che il vecchietto rattrappito
nel consumo d’un corpo
abbattuto dalla malattia
accompagnato da due giovani
figli rispettosi del suo desiderio
di…vedere il mare
di…toccarlo persino
e’ seduto sulla riva felice.
E’ di fronte all’orizzonte
nella certezza d’esserci vicino
mentre s’avvicina alla fine
confortato nello sguardo aperto
dal sapore dell’infinito
nel gustarne ogni frazione
in quel respirarlo…il mare
in quel probabile vicino
che sa comunque di pace.
E’ pieno d’attesa
…il vecchietto canuto
ancora presente nel mondo
cosi’ che parlare con i giovani figlioli
pare raccolta di un po’ di gioia
d’un affetto illimitato
quando e’ amore la freccia
che…dovrebbe guidarlo sempre…quel mondo
in ogni contorto spianato
da una direzione ampliata
verso solo il risveglio alla vera vita
mentre il vecchietto canuto ha conoscenza
del vissuto ormai lontano
mentre il presente ora e’…ora!
E’ amore compassionevole.
E’ perdono verso il maltolto.
E’ speranza d’un dopo.
E’ morire senza odio.
E’ vivere solo un po’ ancora.