Perche’ l’uomo muore
piegato da se stesso
nella deprecabile chiusura
che lo rende…perdente
e’…l’innaturale fine di vita
a cui si va’ incontro
quando non si e’ imparata
quella lezione utile ad ognuno
di quel rispetto che si deve
ad ogni forma che diventa
nella fatica d’essere quel che e’
proprio marchiati dalla vita.
Onorata l’umanita’
disperde quel patrimonio individuale
…nell’effimera rabbia
che diventa mortifero l’ignorare
quanta vita ci chiama a vita
poiche’ nel tempo c’e’ il momento di morte
che naturalmente piega la vita
nella fine d’ogni cosa trasformabile
perche’ la dissolvenza non e’ mai totale
Appartenere ad entrambe le finalita’
non significa sceglierle come programma
ma accoglierle cosi’ come gia’ sono
senza ne’ anticipare ne’ postecipare
cio’ che e’ evento di natura.
Rispettare la morte e’ come rispettare la vita
nel coraggio di percorrere il tragitto
nel miglior modo possibile
senza mortificarne senso…