La fatica ignobile
d’esser persona
non oggetti smarriti
non oggetti rifiutanti
per quella bellezza insita
cosi’ considerata miraggio
nel turbine del tempo
che scandisce comunque
il trascorrere usuale
che posiziona quell’oggetto
nella perdita mai dell’acquisto
di cio’ che devia di te stesso
per vivere il tuo tempo.
Non dare importanza
al tuo cammino in terra
sembra il modo di vegetare
nella condizione di non stima
che prende possesso di te stesso
nel non rinvigorire la capacita’
d’esser proprio diverso
da quegli obbliganti doveri
cosi’ catene che…imprigionati
cosi’ catene che…accomodati
si perde la facolta’ d’oltrepassare
lo stato di “braccati” dalla paura.
E’ paura della propria vita
e’ paura che paralizza l’anima
in modo che puoi da vittima non creare
quella successione d’istintuale …non capita
perche’ la fatica e’ ignobile…