Ma io…ho la ragazza
quella che fa per me
al costo di potere
quel che non voglio fare.
Ma io…ho la ragazza
quella di cui mi vanto
quasi a reclamar posizione
d’uno “status” che non mi qualifica
per esser buono di che?
Ma io…ho la ragazza
nel bisogno assurdo di parlare
espandendo parole…parole…parole
quelle che alla fine non rappresentano
discorsi di qualche spessore
mentre fingere d’essere chi non si e’
e’ quel masticar di verbi errati
in un italiano strascicato da influenza
d’un origine grama non da esibire
per cio’ che e’ l’asserzione continuativa
ma io…ho la ragazza.
Il mare reclama pulizia
quella che non e’ dei corpi
ma di anime linde di luce
capace di arrecare lustro
ai corpi cosi’ avvolti da pienezza
e reclama…come reclama
quelle pulizie non di…”ho la ragazza”
che pulisce non le anime
ma le case di chi si allarga a dire
ma io…ho la ragazza!