Il vocio dei gabbiani
imprime nel silenzio
quella soavita’ dell’attimo
quando alzando il volto
si cerca di veder la sagoma
di quella liberta’ che apre ali
nell’immenso racchiuso
nello sguardo che trattiene
la folgorazione di ricordo
come un improvviso segnale
che parte proprio
…dal vocio dei gabbiani.
E’ superbo il loro urlo
quasi cosi’ profondo
nello sgomento repentino
che incute brivido su pelle
nell’uguagliato d’ “amper”
che…assottigliamo lo spasmo
come fosse il grido…si’ profondo
che ha capacita’…di sciogliere la sacralita’
d’un modo singolare di porsi
all’umano cosi’ poco allenato
ad arcuire l’arco d’una freccia
con quell’udire che precipita
a segnare un centro di metafora
che rappresenta invece la paura
di saper donare ad altri
quell’insita propensione a dare
…amore ad amore
senza alcuna negazione ancora…