Dormono stanchi
nell’afflizione d’essere
solo passaggio vacuo
nella mancanza di sostanza
che nega all’individualita’
la soggettiva propensione
ad esser consenzienti dentro
a quella vivezza esemplare
che non nega partecipare
a cio’ che e’ li’ per noi
solo da scoprire dentro
per cio’ che e’ compito
per cio’ che e’ conquista
di un posto speciale personale
dove ergere la propria realta’
cosi’ falsata da dimenticanza.
Dimenticare e’ comodo
per quanta dissolvenza inutile
circuisce di arrese paletto
che incidono lo stop personale
di quel bisogno insito dentro
d’esser portatori ognuno
di un messaggio d’ascoltare
forse aldila’ della percezione
abbandonata per paura
d’esser poi colmi di coraggio
di quella dignita’ maestra
di quel che in fondo c’appartiene
come anelli congiungenti
alla fine dispersi nell’infinito…