Infinito
che…sempre
mi sorprendi
con la tua immensita’
che s’infila nell’anima
ad estasiarmi d’arrivo
come se potessi costeggiare
quel grande che diventa piccolo
perche’ riesce magicamente
ad esser afferrato nell’essenza
di cotanta fortuna
d’esser qui a gustarmi
la mia armonia e la sua
nell’unicita’ che unisce
ogni grande e piccolo
nell’abbraccio universale
…inverosimile
che il dettato d’anima
segue costantemente e s’esprime
attraversando la vacuita’
di stupide parole mai riempitive
della magia unente
che m’unisce ancor piu’
all’umano perdermi
nella pindaricita’ afferrata
cosi’ forte da sentirne fiato
attraverso la sottigliezza
che non ha paura d’esser se’
anzi precipita di senso
mentre la calma in me stessa
e’ la risposta che aspettavo
in quell’abbandono d’essere…
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