L’avarizia dei gesti
combacia perfettamente
con la chiusura verso gli altri
attraverso l’esibirsi come generosi
mentre in realta’ non lo si e’ affatto.
Si esibisce una progalita’
che si poggia sulla perdita
conteggiando il dato
come fosse un conticino
condizionato da un perdere
economico e…morale
d’un ameno che in sostanza non c’e’.
Esiste solo l’ego dimostrativo
di cio’ che non si e’ nella bonta’
quella che non e’ mai condizionante
esiste solo un non confronto
nella sepoltuira di cio’ che si e’ disposti a dare
mai nell’evidenza di pochezza
nel ricatto morale verso il mal porto
che mai si ha bisogno d’affrontare.
Buonismo e’ la copertura falsata
di cio’ che mai puoi essere davvero
perche’ dare e’ amore non condizionato
da cio’ che puo’ apparire diversamente
perche’ nella classifica d’obblighi
c’e’ la parola dare
c’e’ la parola gratifica d’un gesto
mentre la differenza e’ proprio li’
non manifestare verso la platea
l’elenco del dare e dell’avere
l’elenco del “io sono” quando non si e’…
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Ecoeimons are in dire straits, but I can count on this!