Addensate nuvole gonfie

di quella bianchezza densa

che sembra ovatta che s’avvolge

ad esser cappotto caldo

di cime tonde e tristi un po’

per esser ancora inverno

cosi’ freddo che imbianca

nell’ulteriore strato affine

quell’impressione di…tristezza

che viene ben nascosta dentro

quasi a mo’ di copertura

come quel bianco varieta’

che puo’ essere neve o nuvole.

S’alternano tra loro

nel freddo che ghiaccia viso

e…lo sguardo che sprofonda

nell’individuarne spessore

rincorrendo l’idea del bianco

con immagini fantasia bambinesca

quando la forma delle cose

era solo sensazione senza posto

bastante da sola a far volare

attraversando la coltre bianca

in qualsiasi modo amica di sogno

mentre la toccavi con l’ingenuita’

che permette sempre d’esser chiari

mentre sogni e sai volare

oppure stai…perche’ non vuoi volare.

E’ attraversare la bianchezza

immersi nell’immagine che cerchi

quel che sei oggi…adulto ormai…