Suona il campanile
nell’eco delle ore
che passano su noi
e poi segnano quella bugia
perpetua nel suo simboleggio
d’un tempo che produce
il segno dentro gesti.
E’ il ritmo del tempo
che governa persino i bisogni
quasi che l’abitudine a vivere
fosse verita’ mai nella scoperta
d’ogni momento che c’innalza
ad esser per lo meno vivi
ai nostri veri editti d’anima
che significano amore e rispetto.
Amore…e’ per noi stessi
nell’afferrar quell’incondizionato
rispetto…e’ per noi stessi
nel dare priorita’ all’anima.
Immenso…cosi’ grande
sembri volermi parlare
di misure mai ovvieta’
per cio’ che posso e sono in grado
d’ascoltar di me stessa
nell’esigere per me quei doni
che sono parte di me intrinseca
dove posso dirmi paga
mentre il silenzio del momento
resta amplifico che afferro
nel pur si muove d’ora…