Quanto c’accomuna di dolore
verso l’esser ignari d’ignorare
quella dose…di rispetto
quella dose…di amore
quella dose…di conoscenza
atta e dovuta ad ogni vita
imparando dapprima non l’amore
ma…il dolore che consuma
le ceneri d’un umano”consumato”
che distrugge senza sapere
quanta e’ la distanza necessaria
che si e’ utilizzata per piangere
e pianto…e’ il negato
e pianto …e’ il consumo inutile
e pianto…e’ l’indegnita’ pesata
in ogni rinuncia cosi’ pesante
di quell’orgoglio che e’ pieta’
che non piega il disprezzarsi in altro.
Abuso e’ sopravvivenza
per cio’ che s’ignora di proposito
pur di giocare ad esser uomini
mentre nel silenzio emerge fragilita’
…quella mai confessata
…quella mai perdonata
all’eroe della propria corsa
mai nel pianto…soffocato
mai nel prendere…concetto d’unione
proprio in quel negarsi amore
perche’ per primo non si e’ avuta
quella corrispondenza che cambia le vite…