Infinito eguagliato a troppo
e’ cio’ che mi rimanda il Tutto
quando approccio d’anima
e’ la sintonia con l’immensita’
creata nella perfezione vera
di tutto cio’ che e’.
Il canto dell’immenso
pare ingigantirsi dentro
come se da un’invisibile afferrato
si palesasse solo l’amore grande
che per me cosi’…elargito d’abbracci
e’ nello sguardo penetroso che genera
la sorpresa dell’istante d’immedesimo
che mi paragona nell’immobilita’
come se ne facessi parte
sentendo la partecipazione
l’acclamazione di una sorte
quella che mi benedice dalla trasparenza
quasi in quel dono d’estasi
che l’attimo crea e rivive
quando sono e siamo uniti al Tutto.
Infinito cosi’ sentito dentro
resta appiglio di verita’
mentre non piego la speranza
come un rotolo di perdenza dentro
quasi che fosse vincitrice la disabitudine
che mai crea il credo di cio’ che e’
nell’immutabile silenzio di profondo
che sempre amore chiama amore
che sempre cio’ che e’…e’ li’ che e’…