L’astrattivita’ pesata
da uno sguardo palesato e palese
…che rende movimento…il fermo
…che rende arcobaleni…gli infiniti
come click di fantasia
che fruscia come “scatto in”
nella superficie che…afferrante
…di scorci interiori
atti a quelle attitudini naturali
che assestano le creativita’
nell’immediato d’un colto
attraverso aperture verso te stesso
attraverso i “fermo-immagine”
che cercano di chetamente affermarsi
attraversando la solidita’
…quella mai effimera
…quella mai incolore
perche’ lo strizzo del prospettarsi
sente l’influente meccanicita’
che le azioni perdono alternanza
nel non essere coraggioso prelievo
d’emozioni che decantano
l’appartenenza ad altro di te stesso
e…l’anima che apre volo dentro
quasi a gustare la sua stessa ebbrezza
mentre libera…e’ liberta’
mentre goderla…e’ umilta’
mentre ringrazi l’oggettivita’
d’esser soggetto a tale felicita’…