Il mare profondo
delle proiezioni mai stereotipi
di quella variabile costante
nella profonda essenza
individuata d’attimo fermato
ch’acquisisce stasi apparente
mentre forma in te
l’obbiettivo per cui esisti
dandoti un’alternativa
di speranza nel riuscire
a…centrare il tuo bisogno intrinseco
d’esser accomodante verso l’ignoto
che non e’ piu’ incertezza
quando prende il senso suo.
Sorvoli le cosita’
non piu’ ovvie ma devianti
che l’apparenza sembra volere
proprio perche’ ti posizionano
nella fuga che continui a perseguire
per mai fermare dentro
…il mare profondo
fatto non piu’ di proiezione ovvia
ma di acquisizione relativa a te
che t’avvicina senza distanze
all’immensita’ del tuo mare
senza la paura piu’ dello sgomento
nell’angoscia patologica esistente
della paura della paura d’essere
piu’ di cio’ che ti rende opaco
verso la tua verita’ palesata…