Nuvole pannose di soffice
corrono felici e veloci nel soffio
d’un vento dolce che gioca
quasi di…un rincorrere
quella liberta’ cosi’ forte
che e’ capace d’esser viva.
Le forme di questo movibile
restano mai ferme
mentre la fantasia intreccia
nell’idealita’ del tempo
il passaggio di frammenti
d’una ritrovata ilarita’
come se…tornando bambini
ricordassimo di colpo
quella illimitata condizione
che non obbligava l’uomo del dopo
ad esser a forza coerenza
ad esser ospite quasi
nella realta’ che viene a costruirsi
quando si e’ nel giro del vietato
per esser poi senza piu’ desiderio
quello che pare liberare i giochi
che sentono gli editti dell’ego
diventanti improvvisamente padroni
mentre schiavitu’ impera
di quella falsa immagine proiettata
dalla condizione di sudditanza
eretta a misura dell’individuo
che rimane stretto nella morsa
d’un mai essere verita’ di se stesso…
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