Rivolgersi a cio’ che vibra
sembra il giusto modo
di percorrere il giorno nuovo
speranza di qualcosa
che voglia e debba sfiorare
le pieghe pronte d’anima
che attendono d’esser creativita’
per cio’ che ci compete dentro
quasi a mo’ di risultante
per cio’ che alla fin fine sei.
Rivolgersi a cio’ che pulsa
sembra quel guizzare ardito
dopo l’arsura di mancato
che prepara la compensazione
di quell’elezione alta
rivolta al moto intenso
d’una percorrenza verso mete
dove la pace e’ armonia
dove l’abbraccio e’ conseguenziale
dove sei solo infinito.
Quanto e’ un Noi quel senso
che ci eleva ed eclissa
quando ripercorrere l’ignoto
sembra l’arrivo d’ogni anima
sintonizzata verso l’invisibile
che pur e’ cio’ che viene afferrato
con quel rivolgersi alla percezione
d’esserne capaci assai
d’esserne pronti nel mai disagio
mentre vibri e pulsi e…sei.