Quanta purezza e’
il mio ego frantumato
nello scegliere per me
il cicatrizzo dentro un addio
che rimanda ancora dolore
forse perche’ la mia fame dentro
cosi’ accomunata all’altro
e’ rimasta limite non felice
d’una condizione umana
che c’unifica di mendicanti
quelli che la visualizzano
nella perdita di bugia esistenziale
rimandante solo cruda verita’.
Unisce la nostra condizione
…l’erranza d’anima
nell’incapacita’ di porla viva
nell’incapacita’ persino del ricevere
quando non si permette mai
di sentirsi vulnerabili nella verita’
mentre riempire il non senso
resta l’ultimo colpo da inferire
a se stessi ed a chiunque se ne accorge
di questa debolezza che in fondo e’ forza
perche’ ti gloria quel saperlo
quanto abbiamo bisogno d’anima
con la condizione di permetterlo
con la determinazione di speranza
con la coesione di credenza
con la corrispondenza attraverso se stessi
con l’accettazione che ci fa umani…
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