Questa grandezza ch’ascolto
m’eleva ad esser migliore
quasi a voler gareggiare
con la magnificenza innanzi
che riempie solo anima
di…destate emozioni
cosi’ belle che spontaneamente
sono…uguale profonda bellezza
nel piccolo e grande d’influsso
ch’accomuna ogni piu’ piccolo di noi
a quel grande che diventa principe.
E’ il sentirsi reale
mentre lo sguardo che modula
le parti nascoste del cervello
in quel quasi assurdo d’inattivita’
che regala gia’ cosi’…tanto
nel pensare a come potremmo essere
allorquando funzionasse tutta la densita’
di qualita’ e quantita’ di sinapsi
sorgenti da proprio il dentro
di quel cervello operativo in potenza
per farci magari piu’ di quel ch’appare
oggi…nelle inattive possibilita’
che sono li’ a staticizzare soltanto
quell’infinito che possediamo
per accostarci ad un’altra realta’.
Forse chissa’…non siamo ancora pronti
per esser investiti da tanto di noi
che ne vanifica l’utilita’
perche’ siamo ancora immaturi…