Non prender sonno
con i pensieri cavalcanti
quelli di prima di dormire
dopo aver benedetto chi si ama
dopo aver parlato con il cuore
in quella flebile attesa
di poter forse andar lontano
miglia e miglia dai dilemmi
d’un accorato stringimento dentro
concitamente litigando d’attimo
dopo la carrellata di perche’
a cui non sai rispondere
per cui ecco a girarti tra coperte
in spasmodica arresa al sonno
benedetto conciliatore sempre.
Dibatto il mio chiedere sapienza
nel quesito amletico d’essere o non essere
per quella grande pagliacciata
che pare sia stata vita fino ad ora
quando cambiare proprio di credenze
e’ cio’ che e’ il visualizzare la pantomima
d’aver vissuto di vedute bugiarde
perche’ non conoscente della vera realta’
che e’ quella che scavalca ogni perche’
nel senso che seguendo l’anima
pari sballar di senso e direzione
diventando insonne per l’incapacita’
nell’accettar d’esser stata fregata
proprio quando ora sei grande
e…non puoi riparar quegli assetti che frustrano…