I vortici dei pesciolini
a galla…col capino fuori
sono liberi di vagare
nell’immensita’ che li contorna
quasi felici direi
…d’esser pesciolini.
Esser pesciolini
…essere umani
nella differenza che c’e’
quella specie d’affinita’
che li rende vincitori
rispetto all’uomo che e’ perdente.
Nei pesci c’e’ consapevolezza
d’esser divorati dai piu’ grossi
d’esser pescati e mangiati
d’esser prede in ogni caso
mentre nell’umana realta’
non si e’ pronti mai ad esser divorati
non si accetta mai d’esser pescati
non si e’ consapevoli d’esser prede.
Il pesce e’ libero…l’umano mai
il pesce sceglie…l’umano mai
il pesce sa chi e’…l’umano mai.
Eppure e’ un pesciolino
eppure e’ l’uomo
neanche nella grandezza d’esserlo
neanche volendo essere liberi
si e’ prontì…al rischio della liberta’.
Il pesciolino e’ nel blu
e noi…tra sbarre d’incompiuti.