Gli alberi cosi’ fruscianti
sembrano danzar sospesi
nel suono del vento lieve
che riesce a dar armonia
agli alti rami che s’inchinano
ad esser grati d’esistere
cosi’ simboli di fortezza.
Sospinge vento incantatore
le nuvole al loro diradarsi
quasi una magica alternanza
nelle cose che non sono comprese
quando cosi’ naturalmente accadono.
E’ dolce l’abbandono interiore
cosi’ che si possa apprezzarlo
come un dono che ci viene elargito
come un perche’ che non ha risposta
come un soave inchino della natura
quando si capisce il senso vero
dell’abbandono senza limiti
a quell’incondizionato che e’ li’
a dimostrare solo attraverso altro
…quella sintonia del tutto
che appartiene al mondo intero
fatto di cose ma pure di non cose
fatto di aliti invisibili
che violano gli standard limitanti
quando gli alberi cosi’ fruscianti
diventano vivi e…parlano persino
diventano non ombre…d’un sognare
nella vivezza d’esser cosi’ oltre me…