Sottostante a me
c’e’ tanto mare
che nel suo leggero essere
porta pace al cuore
nell’estasi rapente
che mi trasporta cosi’ lontano
dove un giorno andro’
dove un giorno incontrero’
quella sacralita’ d’essenza
che paragono all’eternita’
quasi rapportata al perdere
quella staticita’ che m’appartiene
in una corposita’ deposito
d’effige umana
dove qualifico e quantifico
l’appartenenza al presente
mentre vibra dentro me
quella pacatezza d’arresa
che non significa abbandono
che non significa piegarsi
al cio’ che di piu’ grande e’ in me
come ogni frammento d’Universo
mentre mi trasforma ancora
quell’anima cosi’ pura
quell’anima cosi’ partecipativa
ad ogni crescita interiore
ad ogni dolore o gioia significativi
d’un essere di piu’ di me
mentre gustarne il piglio
e’ cio’ che m’immedesima al mare…