Sulla grigia battigia
umida di ritirate onde
sostano a gruppi folti
gabbiani bianchi di candido
che paiono risplendere puri
dentro quella bianchezza
ancor luccicante di blu
nelle gocce residuali sparse
quasi nelle profonde orme
da loro lasciate di segno
insieme a qualche solco
lasciato da passaggio umano
in cerca di legnetti secchi
per avviare il rosso d’un camino
senza fatica di soffio costante
per avviarne il fuoco si’ ardente.
Allungare il viso e’ guardare
verso le onde tranquillizzate
sullo sparso scempio di spiagge
che diventano accumulo di plastica
abbandono d’una civilta’ sogno
quando forse si rispettava la terra.
Cento anni ci sono voluti
per il degrado visivo d’ora
nella dismessa virtu’ amorevole
verso il nostro “habitat”
…qui sul pianeta.
Cento anni credo forse sono
l’avvio alla distruzione d’oggi
che ci rappresenta sicuro…cosi’
nel non rispettare il nostro mondo…