Depositare nella ricchezza
quel nuovo piglio costruttivo
d’un essere nel presente
vivificato da nuovi istanti
che si posano leggeri
permeati da speranza
quella che rende vivezza
al cio’ che vuol morire
per quell’interrogativo di domanda
che riesce a dare serenita’
allorquando raccolta l’anima
la depositi come una corrispondenza
che rivela istante dopo istante
il susseguirsi di pensieri
quelli che depositano sempre
quella sollecitudine ad amarsi
per cio’ che sei davvero senza velo
quello che insinua sempre il sopraggiungere
di arrivi oltre i quali non osi
perche’ educato con maestria
ad essere poco affine alla verita’
che il velo d’ombra fitta
arreca al cio’ che s’intravede
nel peccare d’intelligenza
per aver guardato oltre il divieto
d’esser per lo meno coerenza
mentre il tragitto diventa ostico
senza la speranza amica
che illumina il residuale d’ombra
d’improvviso svelato dal mistero…