La superficie del mare
sembra rincorrer se stessa
nel suo muoversi guardato
che da ogni posizione visionato
e’ proprio movimento.
Eppure chissa’ cosa muove
quell’immobile che non lo e’
in ogni cambiamento evidente
che arriva dal sotterraneo
quando anche nell’anima
e’ la stessa movimentata ascesa
nel diventar ogni istinto
quel che davvero e’ desiderio
quel che dentro tace in silenzio
e poi…sorge all’improvviso
nell’editto del senso d’ognuno.
La superficie del mare
cambia persino colore
nei tratti di strisce segnanti
quelle correnti gravitazionali
che comportano fughe e ritorni
nei tratti d’acqua persino
eh si’…persino li’
e forse l’anima e’ colore
quando ama…quando soffre
quando felice e’…quando vibra
quando canta…quando piange
quando e’ si’…quando non riesce
e…si ode e…poi si e’ sordi
e..si vede e…poi svanisce.