Mi specchio nel mare

per quella luce fantastica

che e’ l’anima mai prigioniera

di corpo e consistenza

nel poter essere mai afferrata

in fuga eterna verso l’ignoto.

E’ un ignoto verace

di quando spazio riesce ad essere

solidificato nella fantasia

afferrato nelle dolcezze

espresso per la tenerezza

elaborato per donare

inseguito e mai afferrato.

Mi specchio nel mare

con la mia fragilita’ estesa

ad essere forza d’anima

che allorche’ vive e’ vita

che ammette solo emozione

che afferra solo elaborazione

che seguita ad essere uguagliata

a quel che di me vive ed e’

mentre sono piena di gioia

per tanto istante raccolto

come provvista necessaria

per i tempi che dimentico sempre

quando voglio piangere per nulla

quando mi crogiolo qualche volta

dentro il dolore di sentirmi si’ viva

mentre cresce in me qualcosa

che m’avvicina di piu’ all’unito…