S’affina dentro nel profondo
quel dolore appaciato
che diventa dolcezza espansa
perche’ proprio quel dolore
ti ha trasformato di perdono
nella magia della vita
che risponde sempre all’appello
dell’individualita’ intrinseca
che appartiene ai vivi dentro
ogni volta che la senti protagonista
nello svolgere il proseguo
nell’intrigo d’un falso mistero
che t’accompagna fedelmente
che ti regala l’intensita’ tutta
di un respirar che diventa apertura
di un’anima che presenzia verita’
anche quando significa l’implacabilita’
nella misura delle scelte
quelle che ti servono per essere
quelle che ti umiliano apparentemente
quelle che ti spremono un senso
proprio come fosse l’unico o l’ultimo
ma t’appartiene e ne riconosci dolore.
E’ un dolore della vita
non come prezzo ignobile di scambio
non pagante di peccato “comune luogo”
ma…l’accettare di crescere
benedicendo proprio il dolore squassante
quello che ti comprova ulteriore
quanto di te e’ trasformabile.