Capire il contorto
e’ cio’ che mi rende
…quella disarmonia
vicina all’incomprensione
quando vedere e toccare
le azioni senza senso
pare che renda e segnala solo
la profonda inconsuetudine
che parte proprio dall’ignorare.
Capire la poca natura
d’un uomo che non e’ solito mai
…interrogar se stesso
per collimare azioni e pensieri
sente l’influsso della disistima
perpetuata fino alla contorsione
di mancata conoscenza
degli agire umani soliti
quando non guardarsi dentro
diventa peccare fino all’estremo
credendo pure di sapere
il peccato che si fa’ verso se’
quanto offende quel basilare
d’un compito umano altro
che non e’…ignorare allo sfinimento
quel bello che indubbiamente e’ li’
ad esser offeso ed ingiuriato
dalla paura d’esser propositivi
verso la propria vita e poi degli altri
quando agire diventa stupideria
comprova di solo ignorare…