Afferrando l’ameno cosi’ innanzi
senti affiorare nel contempo
la stessa pienezza dentro d’immensita’
cosi’ riavvicinata dallo sguardo
che accosta dentro l’invisibile.
E’ un inviolato che appartiene
quando si e’ pronti a capire
quanto in noi c’e’ tutto
e…quanto il tutto e’ amico d’amore
e…d’improvviso il sole illumina
quel grigio tenue che attendeva
che potesse quasi rispondermi
attraverso il suo si’ nei raggi
che accarezzano l’attimo di me
cosi’ pronto ad essere se stesso.
Quanta grazia a volte e’ l’attimo
quando la natura corrisponde
a quei pensieri disuniti dall’anima
che vanno a dividere mai ad unire
la concretezza del nostro esistere
nell’armonia raggiungibile di noi
quando c’e’ l’abbandono totale
a che succedano le cose da sole
senza influenzarne il corso per esaudire
quella tale speranza che si porta dentro.
Afferrando tanto immenso cosi’ silente
raggiungo quella striscia nel fondo
…chiamansi orizzonte
quello che mai s’oltrepassa
nella paura di scoprir tesori inauditi…
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