Rincontrarsi…ancora
riappropiarsi…ancora
respirarsi…ancora
stringersi…ancora
guardarsi..ancora
parlarsi…ancora
bisbigliare…ancora
riconoscersi…ancora
unire il diviso…ancora
ridere e ridere…ancora
piangere ed abbracciare…ancora
carpire vita e morte…ancora
accarezzarsi di magia…ancora.
E’ un “ancora” che si ripete
nell’avverare il nostro sogno
d’esser unita’ che contraddistingue
quell’appartenersi indelebile
d’un reale che ci unisce
nella meraviglia d’un chiedere
d’essere ancora quel noi
noi…di sempre
noi…perche’ ancora vogliamo
afferrare il sogno indistruttibile
che compiace l’unione eterna
di possibilita’ avveranti
ch’aprono raggi di vita
come il sole fa da sempre
regalando vita alla notte
anche quando buio sovrasta
e pare non finire mai…quel buio
nei sogni che pare uniscano
il disagio del male procurato
da tanto amore si’ negato.
Ancora e…ancora
io ti voglio accanto a me
e tu…vuoi me disperatamente me.