Ogni volta che
…mai telecomandata
riesco a soffrire il mio dentro
e’ quella solaggine veritiera
…di tanti irrisolti
che cerco comunque di capire
nell’abbandonarmi totalmente
al dolore piu’ dolore.
E’ un dolore di tante negazioni
di addii non voluti
di addii non cercati
che la vita ti porge ogni volta
quando un pezzo di te si sgretola
riaprendo nel magari fortuito
quella ferita mai rimarginata
che appartiene a tutti.
E’ la ferita che e’ mancanza
come un vuoto da riempire
e cerchi come assuefarti a capire
la difficile maniera di essere.
E…vuoi per te…ognuno e’ cosi’
e t’accorgi di quanto e’ negarsi
persino il parlare tra noi uomini
in quella finzione che non e’ verita’
di quell’apparente pienezza
che invece e’ sempre voragine da colmare
se tutti avessero il coraggio
di dire…io sono umano
e percio’ porto dentro il tempo ed il luogo
di cio’ che mi appartiene da sempre
proprio perche’ diviso nell’amore
…dolore…profondo da colmare.