Carenza e’ un significare
il risultato di scelte
ma piu’ di…”non scelte”
perche’ nessuno e’ capace
d’esser lineare nei comportamenti
al cio’ che si sente dentro l’anima
facendo i conti con un’interiorita’
quasi inesistenza nei zoombie
che popolano la Terra
cosi’ fifoni da non vivere mai
in coerenza ma nel caos totale
che rende inutile il proprio percorso
fino a che non si e’ capaci
di riscatto dentro la coerenza
che appare come un “optional”
nell’atto di sopravvivenza mai vera
perche’ manca il coraggio d’essere
facendo pure una gran recita
d’impatto significativo di sofferenza
nel vittimismo cosi’ evidente
di cio’ che ha creato mai felicita’.
La felicita’ e’ un diritto non un “optional”
nell’atto d’acquisto della vita
e’ cio’ che rende dono ad essa
mentre risplende la luce propria
capace d’elevare quell’incoerenza
imparando ad essere scelta
ogni volta in coerenza d’anima
non altri bisogni umani
che rendono bestialita’
al chiamarsi “uomo”.