L’ambiguita’ nelle scelte
e’ sempre l’utile personale
quando guidi la tua nave
che mai sara’ libera
di correre davvero
prendendo le onde in faccia
con le sorprese di spuma
che anch’essa libera di essere
esprime la sorpresa d’emozione
nel quantitativo essenziale
d’un effetto di capacita’
nella perdita d’oggettivita’
che la rappresenta di sorpresa.
Quella nave la conosce
quella liberta’ di poter sfidare
le leggi fisiche di sopravvivenza
dentro l’ambiguita’ di sicurezza
che ne decide il percorso
attraverso quanta quantita’
di ovvieta’…di non osare mai
sfidarle per provar l’assetto
dentro la liberta’ che impazzisce
e ti guida altrove…non qui
in quella trincerata ovvia percorrenza
che prova invece l’ambiguo modo
di solo stare a galla
di solo fingere un arrivo
che e’ cosi’ poco avventura
che e’ cosi’ rinuncia ad essere
nel governar una nave mai piu’ tua…
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