Anche l’attimo d’ora
rimane plasmato dentro
nella carezza del vento
cosi’ esempio d’esser padrone
della propria destrezza
nel muovere tutta l’aria
con quella sapienza antica
che trasporta gli odori.
E sono…odori d’inverno
alle porte del tempo mutuante
di se stesso…padrone ancora
di quel variabile percorso
che si espande anche nelle anime
quando cambiare e’ la norma
in quelle crescite a volte pignole
dense di lezioni da capire
imparando a salire le chine
di valli cosi’ amene di spazi
nel verde che s’evince sempre
quando sai guardarti dentro
godendo dell’amore per te
mentre non perdi preziosita’
di quella comprensione altra
delle cose dell’anima.
E sono…odori d’invisibilita’
che proiettate a mo’ di nascondimento
svelano il tuo stato interiore
d’un umano che afferra i fruscii
d’un vento carezza che e’ dolce
anche se sbuffa imperioso…