Stasi e’ non pensare
affinche’ l’ansia
possa prevalere o prevaricare
quelle decisioni prese
con quell’obiettivita’ cervellotica
che mai e’ dell’anima.
So quanto e’ primeggiante
quella vocina interiore
ma dinnanzi al disamore
cosi’ evidente di gesti
arretrare e’ l’unica maniera
di non farsi ferire
di proteggere l’emotivita’
che deve fare i conti
con la giusta distanza
non definitiva ma stazionaria
quando credi che e’ difficile
non avere piu’ speranza
quando bilanciare i sentimenti
resta cosi’ difficile.
Stasi e’ non pensare
lasciando succedere cio’ che e’
quel tempo cosi’ esplorante
d’una necessita’ da maturare
che potrebbe divenire risposta.
Stasi e’ accantonare
quella propensione ottimale
che e’ la speranza del dato
cosi’ evidente che…la sentenza
e’ solo saper attendere…