Il tradimento e’ quel morire
quando si capisce di dover andare
quando si capisce di non potere piu’
essere reggitore di qualcosa
che ti accomuna alla vita
nel morire che si decide
per non saperla affrontare.
E’ il tradimento piu’ infame
quel sapere e non dire
quel conoscere e non fare
quel fuggire e non rincorrere
una parvenza di vita sacra
che va comunque onorata
fino all’ultimo istante della dipartita.
La vigliaccheria piu’ alienante
e’ quel far finta d’essere
quando si e’ in realta’ deciso
comunque e…a priori
che non sei in grado d’azione
perche’ non si vuole affrontare
il disagio personale palese
che identifica quel perdurare
nel modo errato di porsi
di fronte proprio allo scegliere
il modo piu’ mellifluo ed inesatto
per finire la propria esistenza
seppelliti nell’atroce dimensione
che non aiuta ad una reazione
ma riduce a vegetale l’uomo
che perde se stesso…