Vento che vibra
come fosse trasportante
di quell’energia repressa
allorquando solo negazione
e’ cio’ che facilmente s’eleva
ad esser diniego d’editti
nella natura d’ogni trasformazione
mentre cambio di arrivi
sono chiusure pregresse oltremodo
quella naturale ascesa
verso il mai negarsi nulla.
Ogni diversa piega
di vento e di negazione
sembra quel crescere dentro
di cio’ che deve esplodere
come mai superfluo che governa
l’energia delle anime disperate
abbruttite da cio’ che diventano
nel non evolvere se stesse
a protagoniste non a vittime
mentre il vento c’insegna
attraverso il suo espandersi
quanto e’ grande l’esistere
mai prigioniero delle nuvole
che si espandono di danza
mentre vibrano di vento.
E’ cosi’ il divenire
quando s’abbandonano i paletti
quelli della stranezza regina
d’ogni magnificenza che s’esprime…