Pensare d’essere
quello che i pensieri dicono
in quell’apparire congenito
che viene dal nulla
per ritornare al nulla
…passando dalla testa
come nuvole che spariscono
nel variabile delle dimostrazioni
che esisti perche’ pensi?
Nessuno riesce a controllarli
in quell’andare e venire
che riempie la vita di tutti
in quell’incompresa validita’
che scoraggia chicchessia
per quell’attaccarsi alla mente
e…non all’anima
e…non alle sensazioni
che i pensieri non toccano
presi ad essere vuoto a perdere
nelle teste che rimbalzano
come palle che saltano
tra qui e qui a cui ci si attacca
quasi che fossero la nostra identita’
cosi’ identificati nella credenza
che se siamo o non siamo
e’ perche’ li rifiutiamo o…accettiamo
come il piu’ grande fregato appartenente
a quella cerebrale caratteristica
che ci schiavizza nella tenacia
di crederci…ancora crederci…