Il paesaggio dell’anima
s’intreccia dentro
per tutta la sua bellezza
per tutta la sua piega
quasi che l’estatico di te stesso
potesse esplodere nella tuttezza
di tanto e tanto ascolto
che le porgi totalmente preso
da quell’istante cosi’ attimo
che basta solo quello
a rendere la quantita’ della vita
nella qualita’ dell’anima
mai invisibile del tutto
mai non percorribile del tutto
per la vastita’ che vuole condensarsi
come una magia che capisci
di senso non comune d’essere
un’anima colma di se stessa
nella capacita’ di rendersi reale
allorquando ne fai conoscenza
allorquando ne fai forza
quando il paesaggio e’ tanto troppo.
Quanto respiro e’ talmente ampio
che quella gioia giocosa di luci dentro
appartiene alla possibilita’ d’essere
quel paradiso sulla terra
vissuto nel suo essere realta’
mentre i colori dell’anima
s’accendono e poi si spengono
come fossero semplici richiami…