L’arroganza dell’ignoranza
e’ la specie assurda che resiste
nonostante la scolarizzazione
d’una apertura forse tale
se solo s’adeguasse ai territori
cosi’ malsani d’invasione atipica
quasi una malattia virale
che ogni agglomerato viene infettato
dal pullulare ad oltranza
di false pretese d’adeguamento
ad un’idea comune cosi distante.
Sfido chiunque all’immedesimarsi
in un dolore cosmico cosi’ enorme
che inghiotte le intelligenze d’anime
allorquando osano mostrare quel dolore
che tenta di diventare non perdenza
ma crescita di una consapevolezza
quella ancor cosi’ lontana miglia e miglia.
Gli spasmi della terra
sono sorretti da dolore non d’amore
mentre credere nel diverso e’ utopico
quasi una meteora e’ l’idea di similarieta’
che e’ fatica anche solo la compenetrazione
d’un modo diverso d’ignorare ancora
quella sensualita’ del volersi amare
che diventa accettazione dell’altrui limite
anche quando imprime quella forma errata
che e’ ferirsi ancora nel disamore
che e’ reiterare quel non meritarsi
persino il rispetto quello d’umani erranti…
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