Caro orizzonte amico
dove poggio la mia parola
quasi tu potessi ascoltarla
intrisa di preghiera
rivolta ogni volta nel diverso
d’attimi sacri d’anima.
Caro orizzonte di linea
cosi’ uguale di…divisione
tra reale umanita’ si’ fatta
ed irreale sogno d’un poi sara’
se tu capissi l’accorato spiegato
ogni volta d’emozioni nuove
ogni volta d’infinito pieno
perche’ l’anima e’ cosi’
solo infinito inafferrabile
in ogni piega d’espressione sua
che vola nell’altrove sconosciuto
fatto di sensazione unica
ogni qualvolta e’ li’ ad esser se stessa
nell’unicita’ d’ogni umano
che neanche sa d’esser cosi’ unico.
Caro orizzonte cosi’ presente
quando perdersi di sguardo
rassicura del tuo esser li’
ad arginare forse la propensione
per sognare e chiedere cosi’
qual mai che non si osa prendere
nella disabitudine ad avere
che racchiude invece l’avventura
d’esser al di qua del tuo possibile
mentre ascolti le parole d’ognuno…