I sensi…

Se tocco le immagini

con quella dolcezza immensa

di sentire i contorni

del lontano d’una montagna

che…tratteggiare con le dita

ogni impervio di terra

che sale e scende nei suoi tratti

tra ombra nelle valli

tra sole e luce nel poggiato

ecco essere invasi da quell’immagine

che sembra al tatto viva e viva.

Oltre lo sguardo

usare…il tatto

usare…l’udito per gustar silenzio

usare…tutta l’espressa vita

in un inanimato apparente

che vive in un tratteggio interiore

come se fosse aperta dentro

la giusta occhiata riempitiva

di qualche cosa di potente

che ci e’ nota se le diamo spazio.

Tutto diventa diverso

a secondo delle prospettive evinte

che l’anima delle staticita’

riesce a smuovere le certezze

in quel dubitare crescente di te stesso

che significa aver afferrato l’invisibile

quello che e’ tuo soltanto

che diventa ricchezza che non misuri

perche’ non riesci a darle senso…

 

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